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Un cuore in degrado: una città abbandonata da tutti (o quasi)

di Jacopo Staiano

Napoli, una delle città più celebri al mondo, capitale storica e culturale, possiede una diversità variegata di luoghi che la rende unica. Tuttavia, il degrado reale è tangibile e relega tutte le sue bellezze in secondo piano.


Come si può evidenziare, nei giorni odierni e come nel decennio precedente, a causa di personaggi politici e inciviltà da parte dei vari ceti, si è assistito ad una forte decadenza di molte zone. Le più colpite attualmente sono quelle della collina del Vomero e del centro storico. È noto a tutti che in questa area di Napoli sono presenti opere architettoniche realizzate da innumerevoli grandi artisti come Giotto, Caravaggio, Giuseppe Sammartino, Luca Giordano e Luigi Vanvitelli. Difatti l’UNESCO ne dichiara dal 1995 patrimonio dell’umanità.


Queste criticità, ben note alla comunità e da qualche tempo anche ai turisti di passaggio,

si manifestano in atti di vandalismo a spese di mura e edifici storici.

Cantieri in continuo stallo e aree verdi interdette al pubblico sono una costante causata dalla mancanza di manutenzione ordinaria.


Non manca la criminalità, che praticamente, non rinuncia alla minima questione pur di perseguire i propri obiettivi di potere ed agisce senza freno e per lo più senza il timore d’innescare una reazione da parte dei tutori dell’ordine. Semplicemente perché il solo ordine al quale crede, è quello che essa stessa s’impone nelle lotte tra le varie famiglie che si dividono le risorse prodotte dall’illecito.


A testimonianza di questo degrado, dovuto all’occupazione da parte di collettivi studenteschi, è presente la sede centrale dell’Università “Federico II” nella zona di

Via Mezzocannone. Qui si trovano al primo piano laboratori sperimentali di chimica e biologia, abbandonati ormai da svariati anni.

Alcune di queste aule sono addirittura impraticabili a causa di materiali tossici al loro interno.


Tuttavia, un collettivo di studenti e studentesse è già all’opera per renderle praticabili nuovamente, affinché ritorni ad essere un punto di ritrovo per molti.

Altro caso molto particolare si può scovare con molta semplicità in Via Monteoliveto nei pressi di Piazza del Gesù. In questo punto salta all’occhio un edificio molto particolare dal punto di vista estetico. Il palazzo è stato occupato, anni fa, in segno di protesta, causa affitti esorbitanti a scapito di studenti e lavoratori. La stessa struttura è attualmente al centro di molti eventi di natura politica.


Per concludere, ma non in ordine di importanza, un forte degrado è ben visibile

nella parte “alta” di Napoli, il Vomero. Precisamente nei pressi del Parco Mascagna in

Via Ruoppolo, sono presenti innumerevoli criticità. Prima chiuso in parte e poi totalmente a causa della cattiva gestione da parte dell’amministrazione locale. Privando soprattutto bambini e anziani di luoghi di gioco ed aggregazione.


Insomma, il degrado è presente in svariate zone della città, tuttavia ci sono persone o istituzioni che cercano di far aprire gli occhi ai più e rendere ben visibile le criticità che inondano l’intera città partenopea, partendo dal porto e arrivando fino all’entroterra, ai limiti coi comuni vicini. La soluzione è sempre presente per ogni evenienza, ma prima di tutto deve essere presa in considerazione dall’amministrazione e di conseguenza anche dai cittadini.


Perché alla fine il miglioramento è sempre possibile, ma c’è bisogno di una presa di coscienza per far sì che Napoli possa ritornare a splendere come una volta insieme ai suoi cittadini.


E tu, cosa ne pensi? Dicci la tua!

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