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Tamponi contraffatti: laboratorio australiano correlato a falsi negativi

Aggiornamento: 3 gen 2023

di Redazione "il Napoletano Espanso"



Avvicinandoci alla fine del 2021 la voglia di festeggiare si è fatta sempre più vicina, sopraggiunta anche grazie ai vaccini che hanno offerto la possibilità sia in Italia che altrove di abolire zone rosse e restrizioni, dandoci la libertà di stare con i nostri cari, parenti ed amici. Purtroppo, non tutto finisce nel migliore dei modi e per molti italiani questo periodo di feste ha determinato l’aumento delle quarantene predisposte, con una media di nuovi positivi negli ultimi sette giorni di 45.753 casi, di cui la maggior parte avuta in periodo pre-natalizio con un numero di tamponi processati altrettanto alto.


Proprio la combinazione tra tamponi processati e positività dà la dimostrazione della curva pandemica e della risalita avuta nell’ultimo mese. In merito a tali questioni l’opinione pubblica si divide tra chi incute paura agli aspiranti vaccinati non dando i giusti meriti all’opinione scientifica dell’EMA, oppure tra chi vede in questa risalita la non-trasparenza dei risultati aggiornati all’ultimo periodo di trenta giorni.


La verità oggettiva è che nell’ultimo semestre del 2021, stesso nel nostro paese, i vaccini hanno dato la possibilità al 81% della popolazione, di coloro che hanno almeno una dose, di avere maggiore sicurezza e meno rischi in caso di positività.


Ed è anche vero che l’alto numero di tamponi processati, sebbene abbia contribuito all’aumento della curva pandemica e del tasso di contagio Rt sia nello stesso momento, affiancato dall’azione vaccinale, con posti occupati in terapia intensiva più che dimezzati rispetto ai dati degli anni passati dove non si avevano certezze su farmaci e cure. In questo contesto appena descritto di causa-effetto e di alta affidabilità riposta nelle nuove cure sempre più specializzate, al di fuori dell’UE non tutto viene svolto nel modo corretto.


È il caso di ciò che è avvenuto in un laboratorio d’analisi situato in Australia, accusato di aver dato risultati errati a più di 1.400 persone accertate. Se vogliamo analizzare ancora più nel dettaglio la situazione, è pervenuta la notizia di tamponi risultati positivi ai quali però arrivava una comunicazione di negatività totalmente errata.


Questo, ovviamente, non rappresenta un rischio solo per l’affidabilità del paese in merito ai dati comunicati, ma anche per il processo che regola le quarantene assegnate, le quali sono venute a mancare con la conseguente proliferazione del virus, compresa la nuova variante Omicron (dominante per ora in Inghilterra con centinaia di migliaia di casi).


Secondo tali notizie viene gratificata l'azione dell'unione europea, oggetto in precedenza di critiche in merito alle restrizioni adottate agli scali aeroportuali, i quali hanno offerto affidabilità ed efficacia laddove vengano comunicati dati erronei al di fuori dell'unione.

Sulla base di questi dati ci si pone una domanda comune: come è potuto accadere una cosa del genere?


Per ora non ci sono nuove notizie in merito, ma ciò che è assolutamente certo è che l’azione politica avuta in ambito europeo è certamente utile ai fini di scagionare eventuali problematiche, come la sopra citata, dando la possibilità di tracciare i contagi, dove la gente viaggia ed intraprende scambi sociali ad alto rischio di contagio.


Certo è che per salvare le festività e lo stesso Capodanno ci si affida pur sempre ai tamponi, i quali rappresentano il metodo più efficace di tracciamento.

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