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Street Art: effimera o perenne?

Aggiornamento: 19 lug 2023

di Paolo Calandra



Napoli negli ultimi anni si è affermata capitale italiana della street art, artisti, provenienti da tutto il mondo, decidono annualmente di visitare il capoluogo campano e di lasciare la propria impronta attraverso interventi di street art: poster colorati, murales, stencil e graffiti ricoprono i quartieri della città, in particolare i vicoli del centro storico, le cui caratteristiche suggestive, catturano gli sguardi delle personalità più creative ed eclettiche.


Passeggiando per le strade, è possibile osservare opere dei più grandi interpreti dell’urban art: Alice Pasquini, l’argentino Francisco Basoletti, il francese Zilda, Rosk&Loste, la Fille Bertha, CDO, il graffitista Zeus40, Fabio Petani, Roxy in the Box e Yuri Hopnn sono soltanto alcuni tra i tanti.


Tra i grandi, che hanno lasciato il segno a Napoli, spicca sicuramente la figura di Banksy.

Writer e street artist inglese dalla fama mondiale, Banksy ha realizzato opere a Londra, New York, Bristol, Parigi e in altre grandi capitali mondiali ed ha esposto in altrettanti musei, in decine di nazioni differenti. È l’ ”artista sconosciuto” più noto al mondo, infatti, di lui si sa ben poco e la sua vera identità è a noi ignota.


Diversi anni fa, arriva a Napoli dove realizza due opere: una raffigurante una reinterpretazione de “l’estasi della beata Ludovica Albertoni” del Bernini, che è stata coperta da un altro murale, l’altra, invece, sopravvive ancora oggi. Si tratta di uno stencil con protagonista la Madonna. Sul capo della Vergine al posto di un’aureola è raffigurata una pistola, risaltata da raggi di luce che da dietro la irradiano, un delicato parallelismo, se non tra sacro e profano, quantomeno tra sacro e dissacrante. Si temeva che tale opera potesse essere persa, così come la prima.


Un giorno però, inaspettatamente, il murale è stato incorniciato da una vetrina che ne preserva ancora oggi l’integrità. Apposta vicino allo stencil, c’è una targa che porta la scritta “OPERA DI BANKSY custodita dalla pizzeria DAL PRESIDENTE e da AGOSTINO ‘O PAZZ”

Ebbene sì! La storica pizzeria lì accanto si era appropriata della famosissima “Madonna con pistola”! Questa iniziativa alquanto inusuale ha lasciato gli appassionati di street art senza parole.


L’opera di street art è temporanea, nasce per avere durata limitata. I pareri a riguardo sono contrastanti. L’opera adesso è protetta da eventuali danni e molti sono concordi nel sostenere che l’installazione della vetrina sia stata un’ottima soluzione per impedirne il deterioramento. Personalmente ritengo che l’opera in questione oggi abbia perso quel valore fondamentale che è alla base dell’arte urbana: la street art ha una durata limitata, essa è fatta per sparire nel giro di qualche anno.


Ogni street artist opera con la consapevolezza che un giorno la propria opera scomparirà. Ciò che spinge a fare street art non è far sì che la propria arte arrivi alle generazioni future, bensì trasmettere un forte messaggio spesso ribelle e provocatorio nei confronti della società contemporanea. D’altro canto questa vicenda ci permette di comprendere quanto il popolo napoletano sia legato alla tutela del proprio patrimonio artistico, e favorevole ad ogni iniziativa che miri a salvaguardare le meravigliose opere di cui Napoli dispone.

La vetrina ha distrutto l’opera, oppure l’ha salvata?

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