Sergio Perez: talento e pazienza
- Il Napoletano Espanso
- 16 gen 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 3 gen 2023
di Lorenzo D'Andrea

La Formula 1 è uno degli sport più seguiti nel mondo e ogni stagione regala parecchie emozioni. Quest’ultime non sono mancate anche nel 2020, un anno complicato a causa della pandemia del coronavirus che ha sospeso ogni evento sportivo, facendoci pensare ad un’improbabile ripartenza. Fortunatamente così non è stato, anzi, la F1 ha visto protagonisti piloti con prestazioni inaspettate come ad esempio Pierre Gasly, vincitore del GP di Monza, o Carlos Sainz, che dal 2021 guiderà al fianco di Leclerc in Ferrari.
Chi però si è messo in evidenza nella stagione più incredibile negli ultimi anni è stato il messicano Sergio Perez. Il pilota nato a Guadalajara ha vinto un gran premio dopo nove stagioni: quello di Shakir, in Bahrain. Un ragazzo ricco di talento che ha acquisito esperienza grazie alle stagioni precedenti.
Purtroppo però ha dovuto faticare non poco per arrivare a vincere una gara in F1, “Checo”, questo il suo soprannome, non ha avuto un buon palmares nel corso delle passate stagioni e ha dovuto cambiare ben tre volte il suo team prima di arrivare sul gradino più alto del podio. Il tutto iniziò nel 2010 quando venne annunciato il salto di categoria di Perez dalla GP2 alla F1 in Sauber, mentre lottava per la conquista del campionato contro Pastor Maldonado (anche quest’ultimo compirà il salto andando ad affiancare Hulkenberg in Williams).
Attraverso lo sponsor Telmex, compagnia telefonica messicana, Checo aiuterà il team svizzero in termini economici permettendogli così di avere una discreta macchina nel corso delle sue prime stagioni. Si rivelerà subito un ragazzo talentuoso, infatti nel gran premio di Australia, al debutto, conquistò una sorprendente settima posizione facendo impazzire di gioia i suoi tifosi, gioia che venne interrotta dalla squalifica della sua macchina per una irregolarità tecnica.
Perez non si demoralizza e dopo qualche gara nel gran premio di Spagna raggiunge il nono posto ottenendo così i suoi primi punti in carriera. Terminerà la stagione d’esordio con quattordici punti. Complice anche l’incidente a Montecarlo durante le qualifiche dopo l’uscita dal tunnel che gli fece saltare, oltre a quello, anche il GP di Canada quando durante le prove ibere si sentì male e decise di non prendere più parte alla gara. Lui però non demorde e dimostra grande carattere.
Infatti nella stagione successiva sarà riconfermato dalla Sauber, darà il meglio di sé conquistando tre volte il podio con due secondi posti, uno in Malesia e l’altro in Italia e un terzo posto proprio in Canada, dove l’anno precedente aveva deciso di non correre, concludendo in top dieci la stagione con sessantasei punti. Dopo il passaggio di Hamilton in Mercedes nel 2013, la McLaren, in cerca di un sostituto, vide in Perez il profilo adatto per continuare a lottare per il campionato, sia quello costruttori sia quello piloti. Dopo solo due stagioni Perez, classe 1990, era pronto al grande salto. Venne così ingaggiato dal team Britannico andando ad affiancare Jenson Button.
Sfortunatamente, la macchina non risultò essere competitiva come nelle annate precedenti ed entrambi i piloti faticarono perfino a salire sul podio. In compenso, Perez dimostrò di non essere stato un flop completo e nel Gran Premio d’India arrivò quinto riuscendo a conquistare il miglior piazzamento stagionale per la scuderia. Prima della fine della stagione, gli venne comunicata la non riconferma per la stagione successiva in quanto preferirono ingaggiare un'altra giovane promessa della Formula 1: Kevin Magnussen.
Terminata la stagione e confermando l’addio alla McLaren nel 2014, il messicano, grazie anche ai suoi sponsor, passò alla Force India. Dopo due gare disastrose, arrivò terzo in Bahrain e la Force India conquistò il primo podio della sua storia. Il resto della stagione fu condita da alti e bassi, così come la stagione successiva. Nel 2016 Sergio Perez arrivò due volte sul podio, Montecarlo e Baku, ottenendo in entrambi i casi la coppa di bronzo e concluderà la stagione con il miglior piazzamento in carriera ossia il settimo posto, superando anche i cento punti. La storia si è ripetuta nel 2017 purtroppo senza mai entrare nelle prime tre posizioni, in compenso con una serie di risultati positivi riuscì a concludere il campionato con 100 punti dimostrando di essere costante in ogni gran premio, cosa che gli era mancata nelle precedenti stagioni.
Il 2018 e ancor di più il 2019 sono stati un proseguimento della sua costanza premiata nel 2020 con la vittoria del gran premio di Shakir, nella seconda gara disputata in Bahrain. Nella nuova stagione 2021 Perez tornerà a guidare per un top team come la Red Bull al fianco di Max Verstappen, dopo aver rischiato di non proseguire l’avventura in F1 non avendo ricevuto fino a qualche settimana prima alcuna offerta.
Perez non si impegna solo in pista, ma anche per il suo paese dando vita alla fondazione “Sergio Perez”, molto impegnata nel sociale. Il ragazzo nato a Guadalajara viene oggi considerato un’icona nazionale ed è sicuramente uno dei piloti più amati in questo sport.
Con il passaggio in Red Bull potrà dimostrare di saper lottare più volte per la vittoria, riuscirà a compiere il grande passo?
Comments