Rivoluzione in Medicina o Speculazioni? La cruda verità
- Alessia D'avanzo
- 29 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min

Negli ultimi giorni, le notizie riguardanti l’accesso ai corsi universitari di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria hanno suscitato molto scalpore tra i futuri corsisti e dalle varie chiacchiere nate sono sorte molte domande. Dopo la conferenza del 16 ottobre, molti partecipanti, tra cui politici e giornalisti, hanno ripreso il tema di una rivoluzione per l’accesso ai corsi universitari, esponendo la possibilità dell’abolizione del test d’ingresso e presentando un’alternativa valida. Dalle notizie circolate si presuppone la quasi certezza dell’abolizione del test per l’anno accademico 2025-2026; tuttavia, il disegno di legge deve essere approvato sia dal Senato che dalla Camera dei deputati.
La nuova legge vorrebbe abolire il test d’ammissione per queste facoltà, utilizzando al suo posto il modello francese. Il modello prevede l’accesso libero al primo semestre, con la possibilità di scegliere sia un primo corso di laurea, tra Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, sia un secondo corso di laurea parallelo al primo, in modo da poter convalidare gli esami in caso di necessità. Oltre all’accesso libero al primo semestre, gli studenti dovranno sostenere gli esami e, se non verranno ammessi al secondo semestre, potranno convalidare gli esami e proseguire la carriera universitaria nel secondo corso di laurea scelto all’inizio dell’iscrizione.
L’avanzamento del disegno di legge, dopo molte petizioni e proposte da parte dei giovani e delle loro famiglie, risale a ottobre 2023; successivamente, il disegno di legge è stato approvato dal Senato ad aprile 2024 e, a ottobre, la commissione ha deciso di continuare su questa strada. Nel sistema governativo italiano, una legge per essere approvata deve ottenere la maggioranza sia dalla Camera dei Deputati, in Parlamento, che dal Senato; successivamente, deve essere promulgata del Presidente della Repubblica, ed infine si ha l’applicazione della legge da parte del Governo. L’applicazione della legge in questione, nel corso di dodici mesi, avverrà in tutte le università d’Italia.
Possiamo osservare degli ostacoli nell’approvazione e nell’applicazione di questa nuova legge. Un primo ostacolo riguarda l’aspetto logistico, poiché non tutte le università hanno la possibilità di ospitare il gran numero di studenti che potrebbero accedere se il test venisse abolito; di conseguenza, anche le facoltà scelte come seconda preferenza si troverebbero in difficoltà rispetto al gran numero di iscrizioni. Un altro ostacolo potrebbe essere rappresentato dal lavoro all’interno delle segreterie, che, come le università, si troverebbero in sovraccarico di lavoro, rallentando i tempi anche per una semplice operazione.
Nonostante le varie complicazioni che possono sorgere nell’approvazione di questa legge, una singola domanda tormenta i futuri universitari: “Il test verrà del tutto abolito?”. Le università dei corsi in area sanitaria rimarranno a numero chiuso, con un aumento tra i 5.000 e i 10.000 posti rispetto all’anno scorso; il test si svolgerà alla fine del primo semestre per poter accedere, grazie anche ai crediti formativi universitari, alla graduatoria di merito per proseguire la carriera.
Il modello francese proposto dalla Ministra Bernini non abolisce completamente il test d’ammissione, ma permette una selezione naturale di eliminazione, che avviene all’interno di qualsiasi corso universitario, così che coloro che vorranno conseguire il corso universitario possano accedervi e decidere di non proseguirlo nel corso degli studi e non eliminando la possibilità in partenza a causa del test.
La legge non è ancora stata approvata e ci sono già molte opinioni di accordo e disaccordo: chi sostiene che sia la scelta giusta per permettere a tutti di accedere al corso, evitando la monetizzazione del percorso, e chi, invece, ritiene che questa modalità potrebbe portare a un aumento del numero di medici, ma allo stesso tempo a una diminuzione della qualità dei futuri professionisti. La legge non è stata ancora approvata a causa delle complicazioni e delle divergenze di opinione che suscita questa novità; ciò che si sente, per il momento, sono solo speculazioni e speranze in un cambiamento.
E tu, cosa ne pensi? Dicci la tua!
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