Resilienza, stop alla transfobia: la protesta della classe che difende il compagno
- Andrea Sellitti
- 23 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 apr 2022
di Andrea Sellitti

La definizione di resilienza è quella di “capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi”, mentre in psicologia il termine viene usato per indicare la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Nel caso di un adolescente transgender, tale capacità deve essere enorme.
Il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta costituisce un momento di grande difficoltà dell’individuo per le insicurezze e l’inadeguatezza che si prova. Immaginiamo che dramma si scatena quando alle difficoltà della crescita si aggiunge il conflitto titanico di vivere in un corpo che non corrisponde al proprio genere.
E in questo disperato conflitto essere-apparire si colloca l’episodio di uno studente del liceo Gian Battista Vico di Napoli, che è stato “invitato” dalla D.S. ad usare i bagni che corrispondono al genere assegnatogli alla nascita.
L’episodio ha scatenato l’indignazione della classe che ha ovviamente appoggiato e supportato il protagonista di questa vicenda.
Le decisioni della D.S. saranno state certamente dettate dalle normative vigenti e dal “buon senso” degli adulti, ma non per questo devono essere condivise e soprattutto viste come giuste.
Noi, che stiamo crescendo con la speranza di abbattere i muri delle discriminazioni e dell’intolleranza di ogni genere e desideriamo un mondo migliore che ci accetti per quelli che “siamo” e non per quelli che “appariamo”, non possiamo accettare che nel 2021 e, soprattutto in un liceo, si adottino provvedimenti e/o linguaggi senza tenere conto della diversità e della fragilità degli individui.
La nostra redazione esprime solidarietà al protagonista della vicenda e a tutti coloro che lo stanno supportando, sperando che la protesta stimoli un dialogo costruttivo con il personale scolastico e la dirigenza e sia di esempio non solo nelle scuole ma in tutte le situazioni in cui gli individui che hanno affrontato situazioni simili possano trovare comprensione e supporto.
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