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Pompei: dove la camorra è il nuovo stato?



9 dicembre 2024. Un blitz dei carabinieri di Torre Annunziata, voluto dal GIP dopo le varie indagini, fa scacco matto alla camorra: 20 misure cautelari e un sequestro pari a mezzo milione di euro.


Il sequestro pare abbia portato alla luce frodi informatiche, riciclaggio, associazione a delinquere e detenzione e cessione di droga.

Le frodi informatiche consistevano nel prelevare soldi dal conto corrente Postepay di terzi, pagando 50 euro ogni mille prelievi agli “spicciatori”. Il tutto risultava lecito, senza che il sistema operativo riuscisse a bloccare l’erogazione del denaro.


Per quanto riguarda le misure cautelari, invece, cinque degli indagati sono stati obbligati a risiedere nel comune di appartenenza, altri due sono in carcere e uno a cui era stata dato obbligo di dimora è attualmente all’estero.

L’inchiesta del 2020, inoltre, ha rilevato che l’indagine attuata dopo lo scoppio di un’arma da fuoco a Pompei, riguardasse una disputa locale di una piazza di spaccio.

Il modus operandi delle indagini consisteva in pedinamenti e intercettazioni, che hanno portato alla luce il sequestro di marijuana e cocaina. Ciò che è preoccupante e che terrorizza è, stando a quanto affermato dagli inquirenti, che quella che si sta affermando è una criminalità organizzata radicata e redditizia, non solo a Pompei, ma anche in tutti i comuni circostanti. Insomma, la camorra sembra avanzare e, per quanto ogni tanto sembra perdere colpi, va avanti.


È un sistema antico oltre che marcio. Ma si può combattere, se viene abbattuto il silenzio dettato dall’omertà e dall’intimidazione. Avere paura di lei è ciò che oggi la rende ancora forte, e di questo passo sarà per sempre così. Bisognerebbe invece aprirsi alla giustizia, che è dalla nostra parte, per davvero.


E tu, cosa ne pensi? Dicci la tua!

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