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Patto per Napoli: Draghi firma al Maschio Angioino

Aggiornamento: 24 set 2024

di Andrea Mastroberti



Questa mattina il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi si è recato a Napoli e ha preso parte ad una seduta straordinaria del consiglio comunale cittadino, tenutosi nella sala dei Baroni presso il Maschio Angioino, per la stipula del contratto tra il Governo nazionale e la città di Napoli denominato “Patto per Napoli”. Ha seguito la firma del contratto tra il Sindaco Gaetano Manfredi e il Premier, alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, del Prefetto e delle massime autorità cittadine. Grazie a questo documento il Governo centrale si impegna a destinare al Comune un finanziamento pari a circa 1,3 miliardi di euro spalmati in vent’anni.

Un’importante passo in avanti, nonché una boccata d’ossigeno per il Comune, che in questo modo potrà contare su un sostegno per alleviare la presa dei debiti sulle disastrate casse cittadine che ad oggi contano un deficit pubblico di circa 5 miliardi. Si eviterà così il dissesto dell’ente che avrebbe comportato la svendita del patrimonio immobiliare cittadino, la privatizzazione delle aziende partecipate, l’impossibilità a realizzare nuove assunzioni, oltre ad un’ulteriore crescita delle tasse nei confronti dei cittadini.


La concessione dei finanziamenti, come affermato dal Presidente Draghi, è legata ad alcuni obbiettivi che il Comune dovrà raggiungere nel corso di tutto il periodo dell’erogazione dei fondi, pena la mancata concessione degli stessi stessi: il miglioramento della riscossione e l'assegnazione della riscossione coattiva a società specializzate, l'incremento dell'addizionale Irpef di 0,1% dal 2023 e di un ulteriore 0,1% dal 2024, l'introduzione dal 2023 di una tassa di imbarco aeroportuale pari ad un euro, la valorizzazione e l'alienazione del patrimonio pubblico, la riduzione dei fitti passivi e la razionalizzazione delle partecipate. Un vincolo che il Governo ha ritenuto necessario da porre in essere.


Nel suo discorso, il Presidente Draghi ha rimarcato le grandi potenzialità della città di Napoli e ha sottolineato quanto sia importante per lo sviluppo dell’Italia intera oltre ad aver, finalmente, riconosciuto l’esistenza di una questione meridionale che si protrae da più di un secolo: “Dobbiamo ammettere l'esistenza di una "questione meridionale", ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni. Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità. Perché l'Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del Paese” ha sottolineato Draghi. Poi il premier ha aggiunto: “L'obiettivo del Pnrr è colmare i divari territoriali, ormai insopportabili. Il reddito pro capite del Mezzogiorno è infatti poco più della metà di quello del Centro-Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio. Per far ripartire il processo di convergenza, fermo da quasi 50 anni, dobbiamo superare quegli ostacoli - finanziari, istituzionali, culturali - che hanno frenato Napoli e il Sud in questi decenni”.


A margine dell’incontro, il Sindaco ha dichiarato: "Ora finalmente libereremo risorse del bilancio per occuparci del bisogno di normalità dei cittadini. Il capo del governo dà un segno forte di vicinanza, formalizzando qui, con la firma al Patto per Napoli, quel sostegno concreto che era giusto dare alla città. Ora Napoli non avrà più alibi".


Successivamente il Presidente, accompagnato dal Sindaco e dalle altre figure istituzionali, si è diretto presso il Rione Sanità per una vista al quartiere dove ha incontrato i profughi ucraini accolti in queste settimane dai volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro alla Basilica Santa Maria della Sanità. Erano presenti il Vescovo Ausiliare di Napoli, il Console Ucraino Kavalenko Maksym e Padre Antonio Loffredo. A seguire il premier ha visitato le catacombe di San Gaudioso gestite dalla Cooperativa sociale La Paranza.

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