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Nella terra dei Samurai: analisi Gran Premio del Giappone



Dopo aver lasciato Melbourne con una doppietta Ferrari, ci spostiamo in Giappone, a Suzuka, uno dei tracciati più affascinanti e storici del calendario. Il paese del Sol Levante dopo numerose edizioni disputate nel mese di settembre, quest’anno ospita il paddock di F1 durante la fioritura dei sakura, dunque la primavera. La gara entrò a far parte del calendario nel 1987, ed è stato teatro di numerosi colpi di scena come la rimonta di Kimi Raikkonen nel 2005 che dalla 17esima posizione riuscì a vincere o l’incidente tra Senna e Prost nel 1989. Purtroppo Suzuka, viene anche ricordata come il circuito, in cui il giovane Jules Bianchi mori dopo un tragico incidente, nel 2014.


Il circuito di proprietà della Honda presenta tra le sezioni più celebri della F1, curve veloci come la curva 130R o le “s curves” ed un basso numero di rettilinei.

Fin dal giovedì, media day, si evince che la Red Bull è la favorita in Giappone, numerosi infatti gli aggiornamenti portati dalla scuderia di Milton Keynes. Da segnalare infatti le nuove prese d’aria sotto l’halo ed un nuovo fondo. Non solo il team austriaco ha portato cambiamenti, ma anche Aston Martin, infatti sono state ridisegnate le pance della monoposto, con una rampa nella porzione esterna, e anche il fondo.


Nelle FP1 la Red Bull sembra essere superiore a tutti, non molto distante la Ferrari che ha svolto ottimi long-run, in difficoltà le Mercedes, sconosciuti invece i carichi di benzina della McLaren. Da citare anche la presenza di Iwasa, pilota giapponese dell’academy della Racing Bulls. Infatti dal 2022 è obbligatoria la presenza di giovani piloti nelle prove libere 1 in alcune occasioni. Negativa invece la prima sessione di Logan Sargeant, lo statunitense infatti ha avuto un incidente in curva 8 finendo nelle barriere. Nella seconda sessione di libere invece, causa maltempo, scendono in pista pochi piloti tra cui le 2 Racing Bulls, nel finale Piastri, Hamilton, Leclerc ed altri per provare la partenza. Nell’ultima sessione di libere, ogni scuderia ha cercato di studiare la strategia di gara. Red Bull dominante, ottimo passo gara per Aston Martin e Ferrari, quest’ultima in difficolta per quanto concerne il giro secco ed infine McLaren non distante dai top team.


Giungiamo alle qualifiche. Dove Ferrari sembra non aver risolto i problemi nel giro secco, soprattutto nel primo settore e nelle curve 17-18. Esclusi dal Q1 nel seguente ordine Zhou, Sargeant, Magnussen, Gasly e Stroll. In Q2 Perez realizza il miglior tempo, Leclerc si salva per pochi millesimi, esclusi invece Ocon, Albon, Bottas, Hulkenberg e Ricciardo. La sorpresa del Q3 è Tsunoda che nel gran premio di casa ottiene un’ottima quinta fila. Verstappen ottiene la quarta Pole Position consecutiva, dietro di lui il compagno di scuderia Perez, seconda fila con Norris e Sainz. Terza fila occupata da Alonso e Piastri. Solo 8° Leclerc, il quale ha affermato di non avere il giusto feeling con la monoposto, negli out lap della qualifica. Discorso inverso per Hamilton che per la prima volta in stagione termina le qualifiche davanti al compagno Russell, rispettivamente P7 e P9.


Giungiamo alla domenica, giorno della gara. Alla partenza tra i primi 9 non cambia nulla, nelle retrovie qualche sorpasso. In curva 3 infatti Albon, pilota Williams, nel tentativo di sorpassare Ricciardo lo tocca ed entrambi finiscono nelle barriere, bandiera rossa, tutti ai box e si decide di ripartire. Alla seconda ripartenza, molteplici piloti cambiano set di gomme, Leclerc monta gomma media ed infatti sorpassa Hamilton in curva 1. Durante il primo stint cercano tutti di gestire ed allungare la vita delle gomme, McLaren anticipa la sosta provocando un Valzer di pit stop. Tranne per Leclerc, che con gomma media, allunga lo stint a 26 giri per una sola sosta.


Nel frattempo, Zhou si ritira per un problema meccanico, disastro infatti della Sauber anche con Bottas durante i pit stop. Stessa storia per Alpine, monoposto che viene sorpassata da tutti. Nel mentre Leclerc rimonta dalla P8 alla P4, strategia perfetta per la Ferrari.


Al traguardo terza doppietta stagionale per la Red Bull, 1° Verstappen, 2° Perez, chiude il podio Carlos Sainz, confermando ancora una volta l’ottimo feeling con la SF-24. Quarto Leclerc, dietro di lui nel seguente ordine: Norris che paga la strategia del proprio team, Alonso, Russell, Piastri, Hamilton ed infine Tsunoda, che ottiene punti nel GP di casa.


Ferrari si conferma seconda forza, distacco dimezzato rispetto lo scorso anno, Red Bull forte ma non imbattibile, notte fonda invece per Mercedes, team dalla quale ci si aspetta di più. Per il prossimo appuntamento la F1 si sposta in Cina, dove non si corre dal 2019. Vedremo se ci saranno colpi di scena, infatti ci sarà il primo weekend Sprint dell’anno.


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