top of page

Maturità 2022: coerenza, questa sconosciuta

Aggiornamento: 3 gen 2023

di Matteo Celentano



Che la maturità sia un tema divisivo non lo scopriamo certo quest’anno, tuttavia mai come oggi le discussioni relative all’esame di Stato hanno assunto i contorni di una questione meramente politica e ideologica. In queste ultime settimane il dibattito pubblico sembra focalizzarsi principalmente sull’opportunità di un esame in versione light, ipotesi ventilata dallo stesso Ministro Bianchi e sostenuta con forza dagli studenti che invece vede contrari molti sindacati e una lunga schiera di intellettuali.


Si tratta di un dibattito sterile che non prende in considerazione la situazione attuale di emergenza didattica, oltre che sanitaria, forse anche a causa della totale estraneità di alcuni interlocutori rispetto al mondo scolastico. A questo proposito, etichettare un possibile esame ridotto con il termine “esame burletta”, come fatto in una lettera al Corriere firmata, tra gli altri, da nomi celebri quali Gustavo Zagrebelsky, Carlo Cottarelli, Elsa Fornero e Alessandro Barbero, dimostra un totale distacco dalle dinamiche scolastiche e, soprattutto, un assoluto disinteresse per le sorti degli studenti.


Quello di cui non ci si vuole rendere conto è che i maturandi dell’anno scolastico in corso si potrebbero ritrovare a dover affrontare una maturità completa senza averne le capacità, per colpe che difficilmente possono essere attribuite esclusivamente agli stessi. Negli ultimi due anni trascorsi completamente o parzialmente in Dad la preparazione alle prove scritte è stata evidentemente nulla, l’approccio con le prove di indirizzo, traduzione o matematica, inconsistente. In più va considerato che molte quinte si sono ritrovare ad affrontare anche cambi di diversi docenti, i quali a loro volta hanno dovuto prendere contatto all’ultimo anno con una realtà molto difficile.


A tutto ciò va aggiunta una comunicazione e una capacità decisionale da parte del Ministero altamente insufficiente: se in un primo momento era filtrato che una decisione ufficiale sarebbe stata resa nota entro fine novembre adesso, a seguito del polverone sollevato dai sindacati e dalle numerose richieste di svolgimento delle prove scritte, si apprende che non si avranno notizie prima di fine quadrimestre, dunque gennaio-febbraio. Spostare continuamente la deadline finisce, ancora una volta, per avere conseguenze disastrose sul piano psicologico e didattico: per gli studenti significa continuare a brancolare nella totale incertezza, mentre i docenti sono impossibilitati a scegliere un indirizzo didattico chiaro.


L’evidenza dei fatti ci porta a dire che la maturità 2022 rischia di diventare di diventare un calvario per gli studenti dopo cinque anni di sacrifici, oltre che una farsa volta a dimostrare un ritorno alla normalità di un ambiente, quello scolastico, che attualmente purtroppo di normale non ha assolutamente niente.

Comments


Modulo di iscrizione

Ottimo, il tuo modulo è stato inviato!

redazione.ilnapoletanoespanso@gmail.com

©2021 di Il Napoletano Espanso. Creato con Wix.com per Il Napoletano Espanso. Tutti i diritti sono riservati.

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
bottom of page