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Cosa significa studiare Psicologia?



Tra gli studenti di varie facoltà universitarie si creano spesso intensi dibattiti per stabilire quale percorso di studi sia il migliore. Solitamente in questi confronti emergono corsi che risultano più agevoli rispetto ad altri e, tra le lauree valutate come le più “comode”, emerge il corso di Scienze e Tecniche Psicologiche, sempre al centro delle discussioni poiché considerata facile e alla portata di tutti. A dar valore a questa tesi c’è anche l’idea che questa facoltà sia totalmente umanistica (e automaticamente più accessibile).

 

Tuttavia, la realtà non rispecchia esattamente queste considerazioni, anche perché tutti coloro che criticano psicologia, nella maggior parte dei casi, non sanno neanche cosa si studia realmente. Questa diffusa disinformazione contribuisce a formare un'opinione collettiva che porta gli studenti ad escludere a priori questo corso.


La psicologia è una disciplina che esplora i fenomeni della vita affettiva e mentale, comprendendo istinti, emozioni, sentimenti, percezioni, memoria, volontà e intelligenza. Coinvolge la capacità di penetrare nei recessi dell'anima nell’uomo, comprendendone le dinamiche, per agire di conseguenza. Inoltre, si occupa dello studio del pensiero e delle reazioni di individui o gruppi.

 

Fino alla seconda metà dell'800, la psicologia era parte della filosofia e mirava ad esplorare la dimensione spirituale dell'essere umano. Tuttavia, dal 1874 con Wilhelm Wundt, la psicologia si orientò verso lo studio diretto della mente attraverso il metodo sperimentale. Wundt è considerato il padre della psicologia sperimentale e istituì il suo primo laboratorio a Lipsia con lo scopo di osservare i processi percettivi e cognitivi dell’uomo attraverso varie metodologie.

 

La psicologia può essere considerata una materia interdisciplinare che incorpora elementi sia scientifici che umanistici per ottenere una totale comprensione dell’essere umano: il lato umanistico si dedica ad esplorare la complessità della natura umana, mettendo in risalto l’importanza dell’esperienza individuale, dell’autorealizzazione e della crescita personale, sottolineando il ruolo del libero arbitrio, dell’autonomia e della ricerca di significato nella vita di chiunque; d’altro canto, la psicologia dal punto di vista scientifico adotta un approccio basato sulla ricerca empirica e l'osservazione sistematica dei comportamenti, processi mentali e interazioni sociali, utilizzando metodi scientifici per formulare teorie, condurre esperimenti e ottenere dati misurabili, al fine di comprendere e spiegare il funzionamento della mente e del comportamento umano.

 

Facendo degli esempi pratici, in un tipico piano di studi nelle facoltà di psicologia possiamo trovare esami come “Storia delle Scienze Psicologiche”, che include lo studio dell'evoluzione del pensiero psicologico attraverso i secoli, le influenze filosofiche, culturali e scientifiche sulla disciplina, le varie scuole di pensiero psicologico e le loro teorie fondamentali, nonché le figure chiave e gli eventi significativi che hanno contribuito alla formazione della psicologia come disciplina scientifica. Ma possiamo trovare anche esami come “Basi Neurali della Cognizione”, corso mirato all’esplorazione dei  fondamenti neurobiologici dei processi mentali, come memoria, percezione e apprendimento, o “Psicometria”, dove si studiano concetti come l’affidabilità e la validità dei test psicologici, le tecniche di sviluppo di test, l’analisi dei dati risultanti e la comprensione critica delle misurazioni utilizzate in psicologia (fondamentale per comprendere come valutare e misurare in modo accurato vari costrutti psicologici).

 

Come si può evincere, quindi, gli esami in questa facoltà sono di una varietà incredibile e cambiano in base all’università e al programma di studio scelto dal singolo studente.

 

Contrariamente a ciò che sembra, la psicologia non è una materia accademica facile. Sebbene si possa pensare che gli esami del primo anno siano relativamente semplici, l'intero percorso di studi richiede un impegno costante e un coinvolgimento attivo da parte degli studenti. La vera sfida emerge quando ci si addentra in specifici ambiti di studio e ricerca, come la neuropsicologia, la psicologia clinica, la psicologia dello sviluppo e la psicologia sociale, i quali richiedono una comprensione approfondita di teorie, metodi e applicazioni specifiche. Inoltre, per affrontare nella maniera corretta questi studi, è necessario possedere alcuni requisiti necessari (utili anche in un percorso lavorativo futuro), come empatia, sensibilità, flessibilità mentale, riservatezza e consapevolezza, elementi che non tutti possono avere.

 

Corsi come questo, quindi, richiedono moltissimo impegno e dedizione, ma così come in tutte le altre facoltà. Non esistono lauree superiori alle altre quando c'è sincerità e interesse nello studio e nulla è "sbagliato" se si mira alla propria realizzazione. Ogni scelta comporta rischi e preclude qualcos'altro, l’importante è non farsi influenzare da giudizi e battute superficiali, perché ogni decisione presa con il cuore può portare a grandi soddisfazioni. Sebbene sia cruciale valutare la tua futura "occupabilità" per mantenere una visione realistica, l'università rappresenta qualcosa di più profondo.

 

A volte, le scelte risiedono già dentro di noi, in un angolo intimo del nostro cuore, e ciò che serve è qualcuno che dia voce a quei sogni, rassicurandoci sul fatto che si sta facendo la cosa giusta.


E tu, cosa ne pensi? Dicci la tua!

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