Luci in Medio Oriente: analisi Gran Premio del Bahrain e dell’Arabia Saudita
- Il Napoletano Espanso
- 20 mar 2024
- Tempo di lettura: 4 min

I primi due Gran Premi disputati nel Medio Oriente sono andati in archivio. Le monoposto di F1 si dirigono adesso verso Melbourne, in Australia. Chi dominerà in terra australiana? Ancora una volta Max Verstappen? O vedremo colpi di scena?
Lo scopriremo solo domenica 24 Marzo al Circuito di Albert Park.
Gran Premio del Bahrain
Partendo dal paese, giardino dell’Eden, denominato cosi per la sua storia millenaria, analizziamo al meglio le varie scuderie. Il weekend di gara inizia giovedì con le Prove Libere, qui le scuderie hanno adottato varie strategie per capire al meglio il comportamento delle monoposto. Ma soprattutto non sono mancate conferme come la Red Bull di Max Verstappen, sorprese come le due Mercedes e delusioni delle due Alpine.
Arriviamo adesso al venerdì, dove sono andate in scena le qualifiche. Sessione dove i piloti cercano di superare il limite per trovare il miglior piazzamento in gara. In Q1 nessuna sorpresa, fuori le due Sauber ed entrambe le Alpine, in estrema difficoltà. In Q2 invece sorprendentemente vanno fuori la Racing Bulls di Tsunoda e Ricciardo, definiti da molti la outsider della griglia. In Q1 si decide tutto, Max Verstappen grazie alla scia di Oscar Piastri ed un giro fenomenale si aggiudica la Pole Position, seguono Leclerc secondo e Russell terzo, deludente Lewis Hamilton in nona posizione. Da sottolineare invece una super prestazione di Fernando Alonso con l’Aston Martin che si aggiudica la sesta piazza e Hulkenberg, che grazie alle sue doti nel giro secco riesce a portarsi in decima posizione nonostante le difficoltà della Haas.
Giungiamo al momento più emozionante del weekend, lo spegnimento dei semafori e l’accensione dei motori. Ottimo spunto di Verstappen, che tiene il comando e tenta subito di fuggire, in difficoltà le due Ferrari, mentre in fondo contatto che ribalta alcune posizioni. Leclerc fin da subito viene attaccato dallo scudiero delle frecce d’argento, Russell, infatti a causa di un problema ai freni esegue innumerevoli bloccaggi con l’anteriore destra. Russell sorpassa, e ne approfitta anche Sergio Perez. Giunge anche il suo compagno Carlos Sainz, che grazie ad un impetuoso sorpasso mostra il vero passo della Ferrari, arrivando sul podio. Leclerc termina la gara malgrado il problema ai freni riuscendo a sorpassare Russell, massimizzando un risultato che sembrava impossibile.
Dunque la bandiera a scacchi da il suo verdetto: Verstappen in prima posizione esegue il suo sesto Grand Chelem in carriera, Perez secondo, chiude il podio Sainz, Leclerc in quarta posizione e nessun ritiro per le varie scuderie. Nella Top 10 spiccano le due Mercedes e McLaren, ed infine un’ottima prestazione di Alonso e Stroll. Sorprendono le due Haas con un ottimo passo gara, deludente prestazione di Alpine e Sauber, ed infine Racing Bulls che non brillano.
Da citare inoltre, per quanto concerne la Formula 2, i primi punti per Andrea Kimi Antonelli, giovane promessa bolognese che da tempo fa parte della Mercedes Driver Academy.
Gran Premio dell’Arabia Saudita
Il secondo weekend di gara si svolge a Jeddah, circuito cittadino notturno ad alta velocità e curve insidiose.
Anche qui si parte dal giovedì, dove le due sessioni di prove libere mostrano una monoposto Red Bull straripante, messa in difficoltà solo da Fernando Alonso. Hamilton in estrema difficoltà, sembra essere infatti non a suo agio con la W15, lamentandosi con il suo ingegnere di pista riguardo continui movimenti nella zona posteriore della monoposto. Ferrari costante, soprattutto con il monegasco Leclerc, mentre Sainz in difficoltà a causa di uno stato febbrile, dimostratosi poi appendicite. Infatti il pilota spagnolo viene sostituito durante il corso del weekend dal pilota inglese di F2, Oliver Bearman, che diventa così il più giovane esordiente con la Ferrari all’età di 18 anni. Nell’ultima sessione di prove libere, assistiamo invece ad un incidente di Zhou Guanyu, pilota della Sauber, che gli impedisce di partecipare alle qualifiche.
In qualifica, si dimostrano lenti i due piloti Alpine: Pierre Gasly ed Esteban Ocon, fuori in Q3 e mortificati ormai da una scuderia che non sembra avere l’affidabilità di un tempo. Escono dal Q3 anche le due Sauber e Sargeant. In Q2 invece, Ricciardo è ancora dietro rispetto al compagno giapponese Tsunoda, out per soli 36 millesimi anche Bearman, che all’esordio riesce a strappare una sesta fila all’11 esimo posto. Infine in Q1 Verstappen si prende la Pole Position, giro formidabile dell’olandese, dietro di lui in prima fila Charles Leclerc e al terzo posto Perez.
La gara del sabato non regala emozioni intense, in partenza sono tutti su gomma media, tranne Bearman e Bottas con la soft. Semafori che si spengono e nessuna posizione invariata, Max tiene il comando e breve duello tra Leclerc e Perez. Proprio nella prima parte di gara assistiamo ad alcune azioni decisive per le sorti del Gran Premio: Piastri sale in P4 superando Alonso mentre Perez, di forza, sorpassa Leclerc. Gasly viene costretto al ritiro per un problema alla monoposto, Stroll invece finisce contro le barriere dunque Safety Car. Inizia cosi una danza di pit stop, tranne che per Hamilton, Norris, Hulkenberg e Bottas. Alla ripartenza Norris tenta di difendersi invano da Verstappen, che nel frattempo si dà alla fuga.
Bearman, il giovane esordiente in Ferrari, da mostra del suo talento e ottiene il premio di pilota del giorno. Taglia infatti il traguardo in settima posizione, davanti a Norris e al 7 volte campione del mondo Hamilton. Altra nota positiva è la Haas, Hulkenberg termina in top 10 grazie all’aiuto del suo compagno di squadra Magnussen. Il danese infatti rallenta e si difende di forza, creando dietro di sé una bagarre di 4 piloti. Infine all’ultimo giro Leclerc strappa il giro veloce ad Hamilton, ottenendo non solo il primo podio stagionale ma anche un punto importante per la Ferrari.
Tagliano il traguardo, nel seguente ordine: Verstappen, Perez, Leclerc, Piastri, Alonso, Russell, Bearman, Norris, Hamilton ed Hulkenberg. Dunque Red bull si conferma prima forza assoluta nel campionato, la Ferrari invece dimostra di aver fatto un ottimo lavoro a Maranello, durante la pausa invernale, con grandi passi in avanti. Passi in avanti che gli permetteranno di lottare per la vittoria, in circuiti favorevoli al Cavallino Rampante. Sauber e Alpine autrici di disastri, si confermano il fanalino di coda. Sorprende invece la Haas.
Prossimo appuntamento al Gran Premio di Melborune.
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