Il suicidio di massa di Jonestown
- Miriana Costagliola
- 26 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Era il 1978 e in Guyana, 913 membri di una setta religiosa morirono attraverso uno dei suicidi di massa più ricordati della storia. La setta in questione era quella del predicatore Jim Jones, la “Peoples Temple”.
Jones nacque come predicatore pentecostale, che fece dell'integrazione razziale il suo cavallo di battaglia durante le funzioni. Esse cominciarono col tempo ad essere sempre più cupe e folli, in quanto il predicatore aveva previsto un disastro nucleare. Eppure, 150 persone, quelle che poi costituiranno il nocciolo dei suoi seguaci più stretti, partirono con lui verso la California, nel 1965. Fu proprio qui che Jones maturò l’idea religiosa secondo cui 《la Bibbia uccide 》 perché giustificava molti atti di violenza e quindi non andava presa troppo alla lettera.
Inoltre, Jones era convinto di saper fare miracoli e avere premonizioni, anche se faceva uso di anfetamine per sostenere il peso del suo ruolo e, inoltre, avvelenava con droghe coloro che non credevano alle sue doti. Ad ogni modo, riuscì comunque ad acquisire un buon numero di fedeli in tutti gli Stati Uniti, in cui cominciò un vero e proprio tour.
Molti di coloro che aderivano alle predicazioni di Jones erano emarginati, che pensavano di aver trovato una famiglia. Jones ebbe molta fortuna a San Francisco, dove il neo-sindaco che aveva sostenuto durante le elezioni, lo elesse responsabile dell’edilizia della città. Così, egli invitò i suoi fedeli a vivere in comune, per portare al culmine l’idea di “socialismo divino”. Per fare questo, Jones metteva alla prova i suoi fedeli facendogli confessare cose atroci (e spesso false) e lasciare il culto non era ammesso, pena la persecuzione.
Nel 1973, Jones comincia a parlare di suicidi utili a San Francisco, e cominciò ad ipotizzare dei vari avvenimenti.
Dal 1974 Jones iniziò a lavorare ad una comunità agricola in Guyana, in Sudamerica. Intanto, per la chiesa californiana le cose si facevano più complesse, così Jones si trasferì in Guyana, dove fu raggiunto dai suoi fedeli ben presto, arrivando a comprare molti ettari di terra e battezzarla “Jonestown”.
Dal 1974 la comunità fu monitorata, ma dal 1977, le autorità cominciarono a insospettirsi. Convinto di essere spiato, Jim Jones cominciò a parlare di un suicidio di massa ai suoi seguaci. Pensava che bisognasse programmare la propria morte e che un evento di tale portata non poteva essere lasciato al caso. Dopo le pressioni dei parenti degli emigrati, il medico di Jonestown ordinò molto cianuro per compiere il suicidio di massa.
Dunque, Jones chiamò con l’altoparlante tutti i suoi seguaci, che dovevano essere pronti per il “suicidio rivoluzionario”. Prima che tutti compissero il gesto, Jones fece un lungo discorso di almeno tre quarti d’ora.
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