Il bacio di Doisneau: l'amore contro la guerra
- Alessandro Di Giovanni
- 5 gen 2024
- Tempo di lettura: 2 min

La notte di Natale, a Evreux, muore Francoise Bornet, che si è guadagnata la fama mondiale per essere apparsa nel famosissimo scatto di Robert Doisneau in cui baciava l’attuale compagno Jacques Corteaux.
La foto è stata scattata da Doisneau a Parigi nella primavera del 1950, davanti all’Hotel de Ville, e cattura il momento in cui i due amanti si baciano in mezzo alla folla che passava, lasciata sfocata sullo sfondo. Doisneau cercava una foto da inserire in un reportage sul secondo dopoguerra del “Life”, una rivista molto famosa all’epoca, e si imbatté in questi 2 giovani, proprio Francoise e Jacques, che si stavano baciando davanti all’hotel. La foto è diventata subito uno dei più importanti simboli contro la guerra, e dagli anni ‘80 è diventata celeberrima in tutto il mondo poiché iniziò ad essere stampata su cartoline, poster e gadget vari, diventando anche simbolo dell’amore eterno e spontaneo.
Doisneau è diventato famosissimo per questi suoi
reportage fotografici in cui ha studiato ed esplorato le larghe dune della profondità umana, ma questa foto colpisce per la sua spontaneità e dolcezza, sebbene alcuni credano che lo scatto sia stato architettato e non un semplice colpo di fortuna.
Per molti quest’immagine rappresenta simbolicamente l'amore di due giovani amanti che si ritrovano e si baciano dopo anni passati tra gli orrori della guerra, un amore solido ed eterno.
Purtroppo poi Francoise e Jacques si lasceranno e Francoise continuerà a lavorare come attrice teatrale e sposerà Alain Bornet, da cui prenderà il cognome.
Non è la prima volta nella storia dell’arte che viene ritratto, in questo caso fotografato, un soggetto del genere in questo contesto.
Infatti 100 anni fa Klimt aveva dipinto “Il bacio”, che ritrae due innamorati in un luogo etereo e dorato che si baciano molto intensamente, quasi a creare una figura unica e indissolubile.
Già nel 1800 abbiamo uno dei primi esempi di pittori che ritraggono questo soggetto: “Il bacio” di Francesco Hayez. Anche in questo dipinto sono ritratti due amanti che si baciano, lui però ha in tasca un pugnale: sta per partire per combattere nella rivoluzione carbonara che voleva liberare il Nord Italia dal tirannico dominio austriaco. Il quadro viene da molto tempo utilizzato da alcune case editrici per la copertina de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, il primo romanzo storico italiano con cui l’autore denunciava velatamente proprio il dominio austriaco. Questo quadro ottiene quindi un valore eroico: il ragazzo è disposto ad abbandonare la ragazza, forse anche per sempre, per far valere i suoi ideali e quelli del suo popolo.
È interessante come uno stesso soggetto di un’opera d’arte possa assumere diversi significati e che restino pressoché immutati col passare dei secoli.
In un’epoca in cui la guerra, anche se tende a dimenticarlo, è diffusa in ogni zona del mondo, in un’epoca in cui alcune zone della Terra sono veri e propri campi di battaglia, ci si deve occupare di eliminare ció che è brutto, la guerra, per dare spazio a ciò che è bello, l’arte e l’essenza dell’uomo.
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