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I pilastri della Terra

Aggiornamento: 3 gen 2023

di Carlotta Ferrari Angelo Comneno



1989, Macmillan Publishers


I Pilastri della Terra” è un romanzo storico di Ken Follett ambientato in Inghilterra in un periodo compreso tra il 1123 e il 1155.


Il libro si apre con la descrizione di un impiccagione che, a differenza di tante altre, terrorizza gli abitanti che erano venuti ad assistere a quella macabra esecuzione; infatti, subito dopo l’agghiacciante rumore dello spezzarsi del collo del ladro, la moglie del condannato si inginocchia con le braccia tese nella “posa adottata per scagliare una maledizione”: “tutti sapevano che le maledizioni di chi ha subito un’ingiustizia sono particolarmente efficaci, e avevano sospettato che in quell’impiccagione ci fosse qualcosa di strano”.


La protagonista indiscussa di questo romanzo è senza dubbio la cattedrale di Kingsbridge: luogo che riuscirà a far intrecciare le storie di tutti i personaggi e a cambiare le loro esistenze; una cattedrale, infatti, rappresentava il potere della chiesa ed era il sogno di qualsiasi costruttore che desiderasse far sfoggio della sua bravura e lasciare una traccia immortale di sé nel mondo.


Tom, il primo protagonista presentato da Follett, è un costruttore disposto a spostarsi con tutta la famiglia pur di trovare un luogo dove stabilirsi e realizzare il sogno di costruire una cattedrale imperiosa: tutto sembra andare per il verso giusto, ma poi l’autore decide di stravolgere ogni cosa e Tom rimane vedovo e con due figli appena adolescenti di cui occuparsi (il terzo, un neonato, verrà infatti abbandonato nel bosco e solo successivamente salvato dai monaci). È in questo momento di massimo dolore e sofferenza che Tom incontra la donna che diventa la sua seconda moglie: Ellen.


Jack, il figlio di Ellen, è un ragazzino dai capelli rossi e le lentiggini e disposto a tutto pur di aiutare sé stesso e la sua famiglia. Sarà proprio lui ad incendiare la vecchia cattedrale di Kingsbridge per permettere al patrigno Tom di trovare lavoro come costruttore e mettere radici in quella città.


Philip, il priore che dà ospitalità a Tom e alla sua prole, è un personaggio ambiguo; a tratti sembra quasi un uomo pieno di fede e devoto, mentre in altri è disposto anche a cedere a loschi sotterfugi per ottenere quel che desidera.


William Hamleigh, il “malvagio” del romanzo e conte di Shiring, è un uomo che non si può non odiare per il suo carattere aspro e rancoroso e per il suo dover ottenere tutto ciò che desidera anche a costo di macchiarsi più e più volte le mani di sangue innocente.


Forse è proprio questo il vero talento di Ken Follett: creare personaggi così poliedrici da rendere impossibile non comprendere le scelte, anche quelle sbagliate, dei suoi personaggi. “I Pilastri della Terra”, nonostante le descrizioni spesso troppo dettagliate sul metodo di costruzione della cattedrale e dei materiali usati, è un romanzo che mi ha spinto a leggere tutti i libri di Follett e a iniziare a considerare l’idea di dare uno sguardo al genere storico.



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