Harajuku, più di uno stile: come un quartiere ha cambiato il Giappone e la moda
- Il Napoletano Espanso
- 23 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 apr 2023
di Clara Ferraro
A primo impatto, il termine Harajuku sembrerebbe riferirsi solo ad un affollato quartiere di Tokyo. Ma questa parola viene ormai associata ad un vero e proprio movimento culturale. Tutto comincia negli anni ‘80, quando l’area nei pressi della stazione di Harajuku inizia ad essere sempre più frequentata.
Qui, i giovani del posto passeggiano sfoggiando capi dai colori sgargianti, che mischiano elementi dell’abbigliamento tradizionale giapponese alle mode originate dall’ovest. Quale migliore modo di esprimere l’individualismo di una generazione che stava iniziando a volgere lo sguardo verso un mondo sempre più cosmopolita in un paese così ricco di storia e tradizione? Questi pionieri della moda traggono però prima di tutto ispirazione dal modo di vestirsi dei loro nonni, i primi ad interfacciarsi timidamente con il mondo occidentale nel dopoguerra.
Ciò che caratterizza lo stile Harajuku è la mancanza di regole necessarie per attenersi ad esso. Esso è, infatti, un miscuglio delle correnti di moda più disparate. Camminare nell’omonimo quartiere negli anni ‘90 e 2000 voleva dire interfacciarsi con ragazzi vestiti come i loro personaggi preferiti di anime e manga, noti come cosplayer, ma anche con le sottocategorie della moda Lolita, che mischia elementi dell’epoca vittoriana inglese a colori pastello, e della moda Kogal, che trae ispirazione dai look delle studentesse californiane.
Queste subculture non erano altro che la rappresentazione visiva del grande mutamento nelle correnti di pensiero degli adolescenti giapponesi, che tramite esse si prendevano gioco degli standard di bellezza perpetuati da millenni. Più che uno stile, la moda Harajuku è una vera e propria rivoluzione, simbolo di una società in repentino cambiamento.
Dopo l’avvento del magazine Fruits, la diffusione dello stile Harajuku è irreparabile e gli stilisti di tutto il mondo prendono ispirazione da esso. Purtroppo, questo particolare modo di vestirsi non è più in voga nel quartiere dove ha avuto origine, lasciando il posto a look ben più anonimi. In un mondo dove il rapido intercambiarsi dei trend è dettato dai social come Instagram e Tiktok, omologarsi è sempre più semplice ed economico, a scapito del benessere del nostro pianeta.
Nonostante ciò, l’influenza che lo stile Harajuku ha avuto sul modo di vestirsi attuale resta innegabile. Basti pensare ai design floreali e di ispirazione nipponica dai colori vivaci presenti nei capi che indossiamo inconsapevoli ogni giorno. La rivoluzione stilistica partita da questo angolo di Giappone continua a lasciare tracce nella moda attuale, contribuendo a miscelare culture diverse in un modo di vestirsi sempre più cosmopolita.
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