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Elezioni politiche 2022: come funzionano

Aggiornamento: 24 set 2024

di Andrea Mastroberti



Nella giornata di domani 25 settembre, dalle ore 07:00 alle ore 23:00, tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto la maggiore età saranno chiamati a recarsi alle urne dopo circa quattro anni e tre governi differenti per eleggere il nuovo Parlamento, e i siciliani anche per le elezioni regionali. C’è però una sostanziale differenza, anche se sottile, rispetto alle scorse elezioni del 2018: grazie ad una nuova normativa elettorale i cittadini non dovranno più attendere il compimento del venticinquesimo anno di età per poter votare i propri rappresentanti al Senato della Repubblica. Un’innovazione che garantisce una più ampia e giovane platea di elettori anche per la seconda camera del parlamento italiano.


Ma come funzionano nel concreto le elezioni? Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede che verranno consegnate agli elettori nei seggi. Per esprimere il proprio voto è necessario essere in possesso della tessera elettorale (che può essere richiesta agli appositi uffici del proprio comune di residenza) e del documento d’identità. Una volta entrati in cabina occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale collegato ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato.


Per la Camera, il numero di deputati da eleggere è di 400 (di cui 8 nella circoscrizione estero). I 3/8 dei seggi sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. I restanti 245 seggi, eccetto quello della Valle d'Aosta, sono attribuiti con metodo proporzionale a livello nazionale in 49 collegi plurinominali. Per il Senato, il numero di rappresentanti da eleggere è di 200 (di cui 4 nella circoscrizione estero). Anche in questo caso i 3/8 dei seggi sono assegnati nei collegi uninominali. I restanti 122 seggi sono assegnati nell'ambito di 26 collegi plurinominali con il metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato la soglia di sbarramento del 3%.

E chi si presenta a questa tornata elettorale? Partiamo dalle coalizioni che si sono formate a seguito di accordi tra i leader di partito. In primo piano troviamo la coalizione di centro-destra formata da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, Forza Italia di Silvio Berlusconi, la Lega guidata da Matteo Salvini, e la lista Noi Moderati guidata da Maurizio Lupi. Quest’ultima a sua volta comprende: Noi con l’Italia, Coraggio Italia, Unione di Centro e Italia al Centro con i rispettivi leader. Guardando al centro-sinistra troviamo un’altra coalizione, formata dal Partito Democratico di Enrico Letta, da Impegno Civico di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci, da +Europa di Emma Bonino e infine dall’alleanza Verdi-Sinistra Italiana di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Distante da entrambe le coalizioni c’è il Terzo Polo formato da Azione e Italia Viva, e guidato da Carlo Calenda. Si passa poi al Movimento 5 Stelle, che corre da solo, guidato da Giuseppe Conte. Abbiamo poi la lista Unione Popolare con a capo l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, la lista Italexit di Gianluigi Paragone, Noi di Centro guidata dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, Sud chiama Nord di Cateno De Luca (candidato alla presidenza della Regione Siciliana), Alternativa per l’Italia guidata da Mario Adinolfi, ed infine Italia Sovrana e Popolare con Marco Rizzo.

Votare è un atto di dovere civico e di senso di responsabilità nei confronti dello Stato. Quando non si partecipa col proprio diritto di voto alla vita politica del proprio Paese, non si ha diritto a lamentarsi dell'eletto, altrimenti si cade nel ridicolo, oltre a risultare incoerenti. Ma è necessario votare optando per una scelta consapevole. Per questa ragione, l’invito è quello di prendere visione di tutti i programmi depositati dai partiti e dalle liste per queste elezioni, e scegliere coloro che rispecchiano maggiormente i propri ideali e la propria linea di pensiero senza badare a simpatie e antipatie. Se si è ancora molto indecisi, un altro consiglio può essere quello di effettuare un test online per verificare il proprio orientamento politico in base alle liste che si presentano, come quello proposto dalla piattaforma itamat.it. Questo sicuramente agevolerà nello schiarirvi le idee. La redazione tutta augura buon voto ai lettori.

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