Come cambiano le nostre città: limiti ai mandati dei sindaci
- Rocco Angri
- 7 gen
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Negli scorsi periodi ci sono state diverse problematiche e dibattiti riguardanti i mandati consecutivi dei sindaci, in rapporto anche alla popolazione del territorio cittadino, così nella data di martedì 10/12/2024 la Corte costituzionale, con la sentenza n.196 ha dichiarato che “ non è manifestamente irragionevole la scelta legislativa di stabilire, a seconda della dimensione demografica dei Comuni, un limite ai mandati consecutivi dei sindaci, sempre che essa realizzi un equo contemperamento tra i diritti e i principi costituzionali coinvolti da tale scelta.”
Quindi nei comuni che contano fino a 5000 abitanti non ci sarà un massimo di mandati consecutivi, invece tra i 5001 e i 14999 abitanti si potranno avere massimo 3 mandati consecutivi, altro discorso per tutti i comuni superiori ai 15000 abitanti con massimo 2 mandati consecutivi.
La decisione presa per tutti i “grandi” comuni sembra anticostituzionale, come sostengono sia la regione Liguria, sia l’Anci e a supporto della loro tesi ricordano che solo Italia e Polonia applicano questi limiti ai comuni, cosa che tutto il resto d’Europa non è presente.
Le motivazioni che hanno indotto la Corte a compiere tale scelta riguardano la maggior possibilità di uguaglianza tra i candidati a sindaco, il ricambio della rappresentanza politica, la libertà di voto degli elettori e la conseguente democraticità degli enti locali.
In definitiva questa legge della Corte costituzionale fa e farà dibattere a lungo, come sta avvenendo già non solo nelle Regioni, ma anche tra le più alte cariche del Governo, che dopo un decreto sulla sicurezza stradale molto controverso, ora deve fronteggiare critiche e ricorsi dovuti a questa nuova legge che presenta delle problematiche.
Vedremo l’evolversi di questa situazione nel 2025 e considerando le novità sull’Autonomia Differenziata, sicuramente cambierà qualcosa anche sul tema del comune e i suoi limiti.
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