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Caravaggio: quando l’arte sconvolge e conquista

Aggiornamento: 19 lug 2023

di Paolo Calandra



Apprezzata o misconosciuta che sia stata nei secoli l'opera sua, Michelangelo Merisi ha sempre rappresentato, sin dal primo apparire sulla scena dell'arte europea, un punto cruciale dello scontro di tendenze opposte, di voci e pensieri discordanti.

La sua pittura è enigmatica e allusiva, la sua figura di artista atipica, la sua personalità ricettiva ispirandosi alla tradizione eppure trascendendola.

Il modo di operare del Caravaggio è razionalizzante e poetico allo stesso tempo, esso sconvolge, provoca ammirazione profonda.


La sua pittura è storicizzata, ma tanto attuale da rimanere contemporanea.

Tra i massimi interpreti del chiaroscuro, egli seppe precorrere con grande anticipo sui tempi tecniche e pensieri la cui attualità è innegabile: Caravaggio compiendo al suo tempo nuove proposte figurative, finì per diventare un termine di confronto implacabile.

Michelangelo Merisi è infatti il creatore di una nuova scuola pittorica, è fautore di un nuovo stile che ingloba la lezione dei grandi maestri del passato, trasportandola verso nuovi orizzonti. I suoi dipinti sono dominati dalla presenza della luce, la quale però illumina il cupo, mettendo in risalto la plasticità dei protagonisti della sua pittura, i cui modelli solitamente erano presi tra la gente.

La resa della realtà attraverso l'uso dei forti contrasti di luce ed ombra, infatti, non era mai stata tanto veritiera e vitale come in Caravaggio.


Ciò si contrappone alle rappresentazioni del più illustre modello artistico del passato, Raffaello Sanzio, la cui luce, catturata e trasferita sulla tela, risalta, invece, la vivacità dei colori, diventando essa stessa ricchezza cromatica. Il modello Caravaggesco allora diventa esemplare: le scuole di grandi artisti che dall'opera di Caravaggio traggono grande ispirazione per la propria pittura sono numerose. Si sviluppò così il "Caravaggismo", cioè una corrente pittorica che si rifaceva agli schemi artistici ideati da Caravaggio.


Illustri furono i suoi massimi esponenti, i quali, provenendo da aree geografiche molto differenti e discostanti, sono da suddividere in diverse scuole.

I primi Caravaggeschi furono di origine italiana, alcuni di essi ebbero l'opportunità di seguire personalmente la lezione di Caravaggio, specialmente nel periodo napoletano. È doveroso ricordare Orazio Gentileschi e la figlia Artemisia, personalità talentuosa e ribelle, Mattia Preti, i napoletani Battistello Caracciolo, Bernardo Cavallino, Massimo Stanzione, Andrea Vaccaro e Luca Giordano, non menzionando tanti altri di non minore importanza. Negli stessi anni, l'arte caravaggesca influenzò anche diversi artisti francesi: I fratelli Le Nain, Valentin de Boulogne, Georges de La Tour e tanti altri.


Il modello Caravaggesco raggiunse poi i Paesi Bassi e le Fiandre. Qui artisti illustri ripresero le tecniche di Caravaggio ampliando e valorizzando la pittura fiamminga, la quale era nata già nel XV secolo. Ricordiamo Matthias Stomer, il giovane Rubens, ed in seguito Jan Vermeer e Rembrandt. Sul modello di Caravaggio operarono anche Jusepe de Ribera e Diego Velázquez, i due grandi maestri della pittura spagnola del '600. In seguito alla morte di Caravaggio, la sua pittura riscontrò un lungo periodo di oblio. Nell'ottocento, però, il modello Caravaggesco si fece vivo nelle opere dei grandi maestri di questo secolo: Jacques-Louis David, Francisco Goya, Eugène Delacroix, Gustave Courbet e Theodore Gericault riprendono direttamente o indirettamente le tecniche e la visione artistica del Caravaggio.


Essendo il valore dell'arte minimo senza la storia che la caratterizza, mi sento di poter dire che ogni artista tragga influenza da modelli storicamente precedenti.

La storia dell'arte è composta da tanti tasselli, la immaginerei come un grande mosaico colorato: ogni tassello perde di valore se il tassello vicino viene rimosso.

Così è per gli artisti. Credo che l'influenza di Caravaggio, come quella di ogni grande maestro della storia dell'arte, non si sia mai arrestata. Oggi non mi limiterei a dire che Caravaggio abbia ispirato solo gli artisti del'600 o al massimo quelli dell'800, bensì, essendo la sua arte materia viva, continua ad influenzare l'arte a noi contemporanea.


Cosa sarebbe stata l'arte senza l'esistenza di Caravaggio?

La storia dell'arte sarebbe stata profondamente diversa: se Caravaggio non avesse creato, gli artisti del '600 avrebbero dipinto con stile differente e così di conseguenza gli artisti successivi, fino ad arrivare agli artisti di oggi.

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