Botti: come si rovina una partita di benedicenza
- Andrea Sellitti
- 25 dic 2021
- Tempo di lettura: 2 min
di Andrea Sellitti

I botti, che hanno una celeberrima tradizione per i festeggiamenti nella nostra città, sono dei veri e propri ordigni devastanti se non utilizzati con le precauzioni del caso e da persone esperte e responsabili.
Tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, ogni anno, assistiamo a scene assurde, quasi da film. Negli ospedali arrivano numerosi feriti con arti deturpati, danni agli occhi o riportano ustioni devastanti. Nonostante le continue campagne di sensibilizzazione dei medici nei TG nazionali e regionali sulla pericolosità dei botti, purtroppo accadono ancora tragedie come quella dello scorso 21 dicembre allo stadio Simpatia di Pianura, quartiere di Napoli.
Una partita di beneficenza organizzata dagli studenti dei licei Tito Lucrezio Caro e Jacopo Sannazaro, che si sono sfidati per contribuire alla raccolta fondi per la Fondazione Telethon, sul finale di gara si è trasformata in una guerriglia. Improvvisamente sugli spalti si è scatenato il panico, per 3 petardi di grossa intensità, lanciati da autori ignoti e scriteriati, il cui boato ha scatenato subito la paura e fuga generale.
È proprio in quei momenti che uno studente del liceo Sannazaro, nel tentativo di proteggere una compagna, ha cercato di respingere uno di questi botti, che però è esploso, ferendolo gravemente alla mano ed a un occhio. Subito soccorso dall’ambulanza presente sul posto, è stato trasportato in ospedale ed operato all’occhio destro e alla mano destra, proprio quella mano che aveva usato per cercare di proteggere la sua amica. Le sue condizioni generali sono buone e l’intervento alla mano, parte più interessata, sembra essere riuscito.
Tutta la redazione de “Il Napoletano Espanso” esprime tutta la solidarietà per il ragazzo ferito e tutte le persone coinvolte e biasima duramente il gesto irresponsabile e scellerato che poteva provocare ancor più vittime.
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