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Australian open 2024: Sinner riscrive la storia del tennis italiano



Melbourne, Australia, 28 gennaio 2024

La storia del tennis italiano è sempre stata invidiabile e molti campioni del nostro Paese sono riusciti ad arrivare all’apice di questo sport a livello mondiale, sebbene nessuno di questi sia mai riuscito a prendere il primo posto in classifica.

 

Ci sono, nel calendario tennistico, quei tornei che sono da tutti considerati più importanti, sia a livello di punteggio, sia a livello di prestigio: sono i 4 Slam. Essi si disputano a Melbourne, a Parigi, a Londra e a New York e la vittoria di uno di questi tornei vale 2000 punti nel Ranking ATP.

 

Fino a ieri, Adriano Panatta era l’unico italiano ad essere riuscito nell’impresa di vincere uno di questi 4 tornei: nel lontano giugno 1976, questo tennista aveva alzato al cielo la coppa del Roland Garros.

 

Oggi non è più cosi. Oggi, qui, la storia del tennis è stata riscritta, una nuova generazione di italiani ha visto un compatriota alzare al cielo una delle 4 coppe più importanti del tennis ed entrare a pieno titolo nel libro delle leggende di questo sport.

 

Nel 2001, 25 anni dopo la storica vittoria di Panatta, nel paesino sudtirolese di San Candido nasce Jannik Sinner. Appassionato di sci fin da bambino, Jannik, divenuto adolescente, decide di diventare un tennista.

 

Fin dai primi anni della sua carriera, Sinner si dimostrerà un talento assoluto del suo sport arrivando, nel 2021, ad entare, come sostituto dell’infortunato Berrettini, nel prestigioso torneo delle Atp Finals, vincendo anche una partita.

 

Nonostante un difficile 2022, caratterizzato da più infortuuni, Sinner è riuscito a rialzarsi ed a trovare nel 2023 l’anno giusto per diventare a tutti gli effetti un tennista di altissimo livello; la prima semifinale Slam di Wimbledon, la vittoria al Masters 1000 di Toronto e le ottime prestazioni nei tornei di fine anno come ATP Finals e Coppa Davis, vinta dall’Italia per la prima volta dal 1976, hanno portato il tennista altoatesino a migliorare la sua posizione nel ranking, arricando a conquistare il 4° posto.

 

L’obiettivo, tuttavia, come più volte ribadito dallo stesso tennista duurante le interviste di fine stagione, era sempre stato e rimaneva quello di arrivare, un giorno, ad occupare la 1° posizione.

 

Con questo proposito cominciava, il 14 gennaio, qui a Melbourne, la stagione tennistica di Sinner: inizio con il botto, si direbbe!

 

L’altoatesino avrebbe vinto agevolmente le prime 4 partite, tra l’altro rimanendo l’unico tennista ad arrivare a quel punto del torneo senza aver mai perso un set.

 

Ai quarti di finale, il tabellone riserva a Sinner una sfida difficile contro il russo Rublev, numero 5 del ranking e del tabellone del torneo. Vinto il primo set, l’italiano si è trovato, durante il tie-break del secondo, sotto per 5 a 1.

 

Proprio in questo momento, Jannik ha mostrato tutta la sua costanza e la sua capacità di rimanere aggrappato al match in ogni suo set: rimontato Rublev con colpi da maestro, l’italiano ha indirizzato il match totalmente a suo favore. Non c’era molto tempo, tuttavia, per festeggiare.

 

Ad attendere in semifinale Jannik c’era Novak Djokovic, primo al mondo e super favorito del torneo.

 

Sinner, nonostante molti considerassero il serbo imnbattibile per lui, si porta avanti di due set, subendo la rimonta dell’avversario nel 3°. Nonostante Nole avesse cercato, con quest’ultimo set, di spezzare l’euforia dell’italiano, questo è rimasto lucido, portando a casa la partita e augurando, nell’intervista sul campo, il buongiorno a noi italiani con l notizia della sua finale.

 

Così iniziava in Italia domenica 28 gennaio: noi tutti sul divano a guardare la partita che si sarebbe potuta trasformare in un evento storico per lo sport del nostro Paese.

 

Anche Jannik era molto emozionato e la sua inesperienza nell’ambito delle finali, per lui era la prima in un torneo del Grande Slam, ha pagato ad inizio partita, in quanto il russo Medvedev, più esperto, ha avuto l’occasione di portarsi avanti per 2 set a 0. Sogno finito, direbbero molti, Del resto, la finale è pur sempre un ottimo risultato: Jannik concluderà questo torneo con la consapevolezza di essere più forte, ma di avere ancora tanto da migliorare per arrivare alla vittoria.

 

Sinner, tuttavia, non la pensava così. Non sarebbe stato questo l’epilogo di un torneo così ben giocato.

 

Mentre tutti noi sembravamo ormai arresi, l’altoatesino scendeva in campo per il terzo set, il primo potenzialmente decisivo per l’avversario.

 

È lì che l’energia ritorna nel corpo del tennista italiano, che si rende protagonista di una rimonta che rimarrà per sempre nelle pagine della storia italiana dello sport.

 

Vinti i due set successivi, l’italiano comincia il 5° set, quello decisivo, con la consapevolezza di chi ha la partita in pugno e il suo avversario, inerme, si lascia sfuggire la vittoria, allo stesso modo con il quale era stato rimontato, nel 2022, da Rafael Nadal.

 

Tutta Italia era unita in una grande festa per un trofeo mai vinto prima. Finalmente il nostro Paese era tornato sul tetto di questo sport.


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