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Alternanza scuola lavoro: opportunità o abuso?

Aggiornamento: 3 gen 2023

di Sabrina Purcaro



L’Alternanza Scuola Lavoro, o PCTO, è un metodo didattico che affianca alla formazione teorica dei ragazzi un’esperienza pratica. Dal 2015, con la legge 107, è diventata obbligatoria. Un’esperienza sicuramente utile per i ragazzi, se non fosse che non sono tutelati e quello che doveva essere un momento formativo sfocia in tragedia, proprio come quella di Giuliano De Seta.


Pochi giorni fa, il 16 settembre 2022, Giuliano ha perso la vita per la mancata attenzione e sicurezza in un’industria a Noventa di Piave. Frequentava il quinto anno all’istituto Da Vinci di Portogruaro, con indirizzo Elettrotecnica ed Elettronica, coltivando la passione ereditata dal padre che lavorava nel settore. Era un ragazzo come tanti, studiava per conseguire la patente ed era un amante della pesca, dell’atletica leggera e soprattutto della meccanica. Aveva molte ambizioni e desideri per il suo futuro: voleva, infatti, laurearsi in ingegneria.


Sfortunatamente però ha avuto troppo poco tempo e la vita gli è stata sottratta da uno stage scolastico. Giuliano era molto contento per questa nuova esperienza alla B.C. Service, esperienza che gli avrebbe permesso di acquistare i crediti per il diploma. Sembra che si trovasse da solo davanti al macchinario quando improvvisamente è stato travolto da una lastra di metallo, agganciata male e crollata da un cavalletto. Dopo la caduta di un peso di quasi due tonnellate sulle gambe il povero Giuliano muore.


Le persone indagate per omicidio colposo sono: l’amministratore responsabile della B.C.-Service, la ditta in cui Giuliano eseguiva lo stage, la Dirigente scolastica della scuola del giovane e una professoressa tutor responsabile dell’alternanza scuola lavoro.


La morte di Giuliano è inaccettabile, e così lo sono quella di Lorenzo Parelli a gennaio e di Giuseppe Lenoci a febbraio, anche loro deceduti a causa d’incidenti avvenuti nel corso delle attività dell’Alternanza Scuola Lavoro.


Non è tutto, perché sono frequenti gli incidenti gravi subiti dagli alunni, che per poco non sono morti. Ciononostante, il PCTO non viene abolito e si continuano a mandare ragazzi in fabbriche senza verificare che siano a norma i requisiti della sicurezza. I giovani così non si abituino al mondo reale, ma sono solo abituati a diritti sottratti e lavori sottopagati.


Dopo la morte di Lorenzo hanno manifestato cortei studenteschi, che hanno subito l’intervento delle forze dell’ordine. Il giorno dopo l’incidente di Giuliano, invece, la CGIL nazionale ha convocato un vertice per decidere una presa di posizione forte, organizzando uno sciopero.


Noi studenti di tutto il paese ci siamo riuniti per protestare e in Veneto hanno proclamato un’ora di sciopero in tutti i luoghi di lavoro della regione, il giorno del funerale Giuliano. La nostra richiesta è più che chiara; vogliamo e MERITIAMO maggiore sicurezza.


A questo punto però dovremmo tutti chiederci una cosa fondamentale; l’Alternanza Scuola Lavoro sta diventando un’opportunità o un abuso subito dai giovani?

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