Aggrediti due meridionali al nord: fatta l'Italia bisogna fare gli Italiani
- Il Napoletano Espanso
- 17 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 24 set 2024
di Andrea Mastroberti

È notizia di pochi giorni fa l’ennesima aggressione discriminatoria avvenuta ai danni di due cittadini meridionali residenti al nord per lavoro. L’aggressore è un uomo classe 1994 di Castrezzato, provincia di Brescia, con precedenti penali. Il fatto è accaduto giovedì scorso in tarda serata nei pressi di Piazza dell’Amicizia, centro del comune lombardo.
I due lavoratori chiacchieravano mentre erano in attesa del bus per poter fare ritorno a casa, quando sono stati avvicinati dal ventottenne. La situazione è precipitata in poco tempo, i due meridionali sono stati aggrediti verbalmente e minacciati di morte. “Siete venuti a rubarci il lavoro, andatevene. Qui non vi vogliamo”. Questo quanto pronunciato dall’aggressore. L’uomo non si è limitato agli insulti e alle minacce di morte, si è subito scagliato contro uno dei due operai pestandolo a sangue. Non ancora soddisfatto, dopo aver colpito la vittima gli ha rubato il cellulare e subito si è dato alla fuga.
Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri, che hanno identificato in breve tempo l’aggressore grazie alla meticolosa descrizione dell’uomo fornita dalle vittime. Dieci giorni di prognosi per il muratore aggredito, trasportato d’urgenza all’ospedale per le gravi ferite riportate. Grazie al celere lavoro delle forze dell’ordine, il giorno dopo l’accaduto l’aggressore è stato tratto in arresto nella sua abitazione. L’uomo adesso si trova nel carcere di Brescia, in attesa di essere giudicato al processo penale. Il giudice ha richiesto oltre alla custodia anche la perizia psichiatrica.
Ma cosa spinge certe persone a compiere atti discriminatori di questo tipo? Il movente è senza ombra di dubbio la discriminazione territoriale. Comportamenti violenti di questo genere vengono alimentati da campagne propagandistiche (di tipo politico ma non solo) che diffondo odio verso il mezzogiorno e dipingono il cittadino meridionale come non rispettoso della legge, ignorante, nullafacente, scansafatiche, collegato in qualche modo alla mafia. Pregiudizi privi di fondamento logico. Checché se ne dica, ancora oggi questo tipo di mentalità nel Nord Italia è dominante. Al contrario i due meridionali erano al Nord non per “rubare” il lavoro ad altri, ma per procurarsi una fonte di sostentamento. Si sa, al Sud il lavoro scarseggia.
Un altro fattore scatenante è il sentirsi minacciati da una persona diversa. Ed è proprio questa la ricchezza e allo stesso tempo un grande problema dell’Italia: la profonda diversità tra le realtà regionali. Diversità che va ricondotta soprattutto alla storia: rispetto agli altri stati europei l’Italia può definirsi un Paese giovane.
“Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”. Oggi, nostro malgrado, questa celebre frase di Massimo D’Azeglio ritorna nuovamente attuale. L’Italia esiste, gli italiani forse. Si fanno vedere solo durante le Olimpiadi o nel corso delle partite della Nazionale di calcio. L’Italia dal punto di vista della coesione non ha mai fatto passi concreti in avanti.
Riuscirà mai ad essere un Paese civile e unito come (quasi) il resto degli altri Stati europei? Facci sapere la tua!
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