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Afroamericano ucciso a Los Angeles: L’ennesimo omicidio che scuote l’America

di Alessandro Terracciano



Prima, un inverosimile tentativo di fuga sulle gambe mozzate. Poi, i rumori di una decina di proiettili, che lo hanno raggiunto in alcuni punti vitali del suo corpo.

È questa la circostanza in cui si è consumato intorno alle 15:40 del 26 gennaio 2023 a Huntington Park, nel sud della California, nei pressi di Los Angeles, l’omicidio di Anthony Lowe, afroamericano disabile di 36 anni, con le gambe amputate, sparato brutalmente dagli agenti della polizia.


La scena è stata ripresa da un passante con un cellulare, e il filmato è diventato virale sui social nell’arco di pochissime ore: le immagini mostrano l’uomo che, non appena ha intravisto le forze dell’ordine venire verso di lui, ha spiccato un balzo lanciandosi dalla carrozzella, suo unico mezzo per gli spostamenti, e ha tentato di fuggire, facendo affidamento unicamente sulla forza delle sue mani. Tuttavia, il giovane non ce l’ha fatta: in breve tempo Lowe è stato raggiunto dalla pubblica sicurezza, diventando vittima delle armi da fuoco degli agenti.


“È vergognoso il modo in cui hanno ucciso mio figlio senza gambe, lo hanno assassinato sulla sedia a rotelle” ha affermato la madre del giovane, Dorothy, denunciando la violenza con la quale è stato compiuto l’omicidio. “Era affetto da depressione psicologica”, continua la donna, dal momento che l’anno scorso, durante uno scontro con la polizia texana, suo figlio Anthony avrebbe perso entrambi gli arti. “Sono straziata e piena di rabbia. Non capisco perchè abbiano fatto questo ad un uomo sulla sedia a rotelle, mi devono spiegare perchè usare una pistola contro un uomo che non ha gambe” ha affermato Tatiana Lowe, sorella di Anthony, la quale, insieme ai suoi familiari, ha preteso che gli agenti siano al più presto licenziati, con l’accusa di omicidio.


Tuttavia, l’omicidio di Anthony Lowe è ancora avvolto da una serie di punti interrogativi ancora da chiarire. Infatti, le forze dell’ordine, ora sotto accusa, hanno fornito una versione dei fatti radicalmente diversa da quella divulgata dai familiari del giovane, affermando di essersi recata sul posto soltanto dopo aver risposto ad una chiamata che denunciava un accoltellamento. Così, gli agenti (i cui nomi non saranno ancora resi noti finché le attività d'indagine non saranno terminate) avrebbero trovato una persona “in gravissime condizioni con collasso polmonare ed emorragia interna”, la quale, in fin di vita, avrebbe dichiarato di essere stata pugnalata in petto con un coltello da macelleria lungo 30 centimetri da uno strano soggetto su una sedia a rotelle. Allora, una volta raggiunto l’uomo, la polizia avrebbe tentato di immobilizzarlo attraverso un Taser. Ma tutto sarebbe stato vano, in quanto Lowe avrebbe cercato immediatamente di sottrarsi. E a ciò sarebbe seguita l’esplosione di più colpi d’arma da fuoco, a cui gli agenti avrebbero ricorso dopo essersi visti puntare in faccia dal 36enne disabile il coltello. Situazione che però non risulterebbe dal video registrati.


Insomma, ecco l’ennesimo caso di un afroamericano che viene brutalmente assassinato dalle forze dell’ordine, la cui notizia è arrivata mentre il Paese è ancora sconvolto dalla morte di Tyre Nichols, ragazzo ventinovenne il cui corpo è stato pestato a morte da ben cinque poliziotti, i quali sono tutt’ora incriminati per omicidio di secondo grado. Tutto ciò, inoltre, ha rievocato negli animi di molti lo spettro di quel sanguinoso 25 maggio 2020, quando nella città di Minneapolis, nel Minnesota, anche George Floyd perse la vita in maniera disumana.


È così, infatti, che, al grido “Black lives matter”, numerosi attivisti della comunità nera americana sono tornati a popolare nuovamente le strade e le piazze di numerose città, appellandosi ad alcuni dati sconvolgenti: nel 2021 sarebbero stati uccisi 346 afroamericani, mentre nel solo 2022 se ne sarebbero registrati ben 1200 in territorio statunitense, secondo quanto ha rilevato il database Mapping Police Violence.


“Come molti, sono rimasto indignato e profondamente addolorato nel vedere le terribili tragedie esauritesi in questo ultimo periodo”, ha affermato Biden davanti al popolo americano, ribadendo la necessità di “garantire che il sistema di giustizia penale americano sia all’altezza della promessa di giustizia equa e imparziale, parità di trattamento e dignità per tutti”.


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