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Affossato il DDL Zan: ha vinto la violenza

Aggiornamento: 19 lug 2023

di Paolo Calandra



Ieri, 27 Ottobre 2021, in Senato c'è stata la votazione segreta sulla questione DDL Zan.


Cos'è il DDL Zan?


Il Decreto Zan è un disegno di legge che trae il suo nome da Alessandro Zan, politico e attivista della comunità LGBT.


Esso mira a prevenire e contrastare le forme di discriminazione sul sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità.


Approvato il 4 Novembre dello scorso anno, il decreto legge proposto dal politico padovano è stato oggi affossato con la vittoria di 154 a 131 senatori favorevoli.


Al termine della votazione coloro che hanno espresso giudizio contrario al Decreto, la maggior parte dei quali appartenenti al centro-destra, si sono alzati, hanno applaudito, esultato e festeggiato il risultato ottenuto.


Non riesco a non interrogarmi: applaudito per cosa?


E’ l’esultanza dell’ignoranza o il trionfo dell’odio e dell’arroganza?


Ai più cosa importa se i pochi soffocano sotto l’egoismo di costoro. Cosa ne ottengono ad usare violenza non solo verbale per mortificare ed opprimere le minoranze?


Avere senso civico significa essere solidali nei confronti dell'altro, essere disponibili a sostenere ogni persona che necessita di aiuto, a tutto tondo, senza nessun se, nessun ma, aldilà delle proprie convinzioni e delle proprie ideologie, qualunque esse siano. Il voto contro il DDL ZAN è un chiaro segno di ignoranza, che non fa onore ad un paese civile ed evoluto. Chi è portatore di odio e viola il rispetto altrui non ha senso civico.


Tralasciamo per un attimo le opinioni diffuse di quanti sostengono che l'Italia, accantonando i diritti degli omosessuali, sia oramai condannato ad essere giudicato un Paese retrogrado, la questione è un’altra.


Il voto contrario all’approvazione del DDL è il segno tangibile di una classe politica inadeguata a governare un paese moderno come il nostro, persone che dovrebbero dare l'esempio a noi tutti cittadini italiani hanno applaudito al successo senza nemmeno arrivare a comprendere che si sono procurati da soli una sconfitta. Persone che, nella melma di questo paese che non va avanti, anzi, che spesso torna indietro, hanno trovato il proprio habitat.


Ieri, 27 Ottobre 2021, ha vinto la violenza, ma io, ragazzo di quindici anni mi impegnerò sempre per l‘affermazione dei principi di uguaglianza e di rispetto verso tutte le minoranze, per una società sempre più giusta, per un mondo senza odio, una società senza pregiudizi, e, soprattutto, per un mondo libero di amare.

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