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2024: il cambiamento sta arrivando

Negli ultimi anni chiunque ha incrociato più volte cambiamenti nella propria vita, chi per catastrofi naturali sempre più frequenti, chi per una pandemia che ha mosso l’intera popolazione mondiale e ha tenuto in ginocchio, per due interi anni, l’economia di tutto il globo, chi ha dovuto lasciare i suoi beni e la sua città natale a causa delle guerre ormai onnipresenti.

 

Naturalmente sembra scontato dire ciò, ma non tanto. La causa di questa grande quantità di disinformazione è dovuta per vari motivi, tra cui politici e di conseguenza governi poco chiari sul da farsi, programmi in televisione (compresi i più noti telegiornali) che creano un mondo surreale, lasciando una goccia misera di realtà in quello che viene trasmesso o narrato e infine, ma non meno importante, la cultura tossica di ogni singola persona. Soffermandosi, nemmeno troppo, su quest’ultima affermazione, è da chiarire quando un pensiero, una parola può essere effettivamente ed estremamente tossica per le persone vicine. La poca informazione, la poca conoscenza di alcuni temi, sono la causa principale se non unica, di tutto ciò. Tuttavia, si può spezzare la lancia a favore dell’individuo, poiché non è sempre quest’ultimo la causa della cultura tossica, bensì tutte quelle cose sopra accennate e che principalmente creano disagi, ingenti problemi e di conseguenza anche scontri tra vari collettivi.

 

Purtroppo, non è una piaga difficile da cancellare in ogni punto della Terra, ma si può sempre iniziare da sé stessi e quindi nel proprio piccolo spazio di vita quotidiana. L’informazione deve essere realizzata e assunta in modo corretto, per far si che un domani tutti quei collettivi con idee diverse e violenti contro l’estraneo, siano più aperti a ricevere novità, nuove idee e persino consigli su come migliorarsi un po' alla volta.

 

Il 2024 è un anno in cui l’informazione è e sarà importantissima, una linfa vitale quasi. Gli eventi che si susseguiranno durante tutto l’arco di questo periodohanno una grande importanza per il mondo intero.  

 

Focalizzandosi su cosa succederà, basta dire che più di quattro miliardi di persone in giro per il globo, si ritroverà a votare. Si possono accennare vari punti focali, come le elezioni europee, ove tra il 6 e il 9 giugno, 27 paesi dovranno rinnovare il Parlamento europeo. La vera sfida sarà tra i partiti tradizionali e la destra populista. Tuttavia, non è scontata la vittoria del blocco (Popolari, Socialisti e Liberali), poiché c’è l’avanzata di un gruppo sovranista (Identità e Democrazia), di cui fa parte anche la Lega di Matteo Salvini.

 

Spostandosi più ad Occidente, si possono trovare le elezioni del 5 novembre negli Stati Uniti; le elezioni presidenziali che potrebbero riportare Donald Trump alla Casa Bianca. Il repubblicano sembrerebbe favorito, secondo alcuni sondaggi, anche contro il presidente democratico in carica, Joe Biden.

 

Le novità però non sono finite qui. In Asia invece si potranno assistere alle elezioni presidenziali e legislative a Taiwan tra pochi giorni, esattamente il 13 gennaio. Nonostante ciò, il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che la riunificazione dell’isola con la Repubblica Popolare Cinese è inevitabile.

 

Spostandosi nella vicina Russia, a marzo la popolazione dovrà recarsi alle urne, ma se la rielezione di Vladimir Putin è scontata, i dati sul voto potrebbero essere d’aiuto per capire il sostegno reale di cui l’ex KGB ha nel Paese.

 

Sempre a marzo ci saranno le elezioni in Medio Oriente, precisamente in Iran, che saranno una farsa vista la presa di potere, tuttavia si dovrà fare attenzione, poiché arriveranno dopo il conflitto a Gaza e le proteste innescate dall’uccisione di Masha Amini nel 2022.

 

Infine, ma non meno importanti, ci sono l’India (colosso da 1,4 miliardi di abitanti visto dall’Occidente come contrappeso alla potenza della Cina) dove le elezioni avranno luogo tra aprile e maggio, ma anche il Pakistan e l’Indonesia a febbraio.

 

Interessante sono anche le elezioni in Sudafrica, dove per la prima volta dalla fine dell’apartheid l’African National Congress potrebbe non avere più la maggioranza assoluta.

 

In conclusione, il 2024 sarà un anno di cambiamenti dove la pace e la guerra saranno i temi più caldi sulla tavola di oltre 60 paesi per tutto il pianeta. Gli equilibri geopolitici non sono più al sicuro e con ciò il mondo si troverà ad affrontare un periodo molto tumultuoso. Un consiglio importante è di non perdersi nessun prossimo evento di questo tipo in modo da essere preparati per ogni evenienza.

 

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